I colori dello street food
si mangia prima con gli occhi
Lo street food in Vietnam ti tenta e ti perseguita. Che fare? Dallo street food capisci la storia di un popolo, puoi trovare nelle ricette tradizionali le contaminazioni dovute a guerre e occupazioni e sentirne, con un senso in più, la vera identità. Lo street food fa parte della cultura, delle abitudini di un paese ed è bene assaggiarlo o anche solo farci caso. Fatti coraggio: il senso di libertà e di avventura che si prova avvicinandosi ad un banchetto fumante di cibo insolito non ha paragoni. La scelta di forme e colori tra profumi sconosciuti ti riempie di aspettative nuove che l’assaggio ripaga con allegria. Guarda e scegli: si inizia dagli occhi.
Lo street food del Vietnam
ovunque e a qualunque ora
In Vietnam il cibo si consuma ovunque: nei mercati, lungo la strada, al ristorante, dietro ogni angolo. Ed è un cibo leggero, composto di solito di riso in bianco, com, a cui aggiungere pesce, le verdure o bocconcini di manzo e pollo, cucinati arrosto o stufati. Gli irriducibili amanti degli spaghetti, possono consolarsi con i noodle, gli spaghettini di riso bianco o di grano, che però in Vietnam di solito non si mangiano asciutti, ma con il brodo.
Spezie e verdure
fermati e assaggia il Pho
Lungo la strada i cartelli con la scritta pho indicano che si può fare una sosta e gustare, anche a colazione, uno dei piatti vietnamiti più comuni. E’ un brodo aromatizzato con zenzero e coriandolo, pepe (tanto…) e anice, viene servito bollente con noodle, qualche pezzetto di carne e di verdura. Un’altra specialità sono i cha gio, una specie di involtino primavera ripieno di carne tritata o gamberi. Si gustano intingendoli nel nuoc mam, una salsa di pesce fermentato che è un po’ l’equivalente della salsa di soia giapponese.
Street food anche al mare
o sul Delta del Mekong
Chi va al mare (o sul Delta del Mekong) non si deve perdere i granchi. Il pesce è servito grigliato o in brodo, e sono molto buoni e saporiti anche gli involtini. I gamberi e i calamari sono freschissimi e vale la pena assaggiarli. Non ho assaggiato, purtroppo o fortunatamente, i gamberi di fiume, neri e minacciosi, pescati nelle acque limacciose del Mekong.
E dopo una bella cena…
cafferino?
Il tè si serve dappertutto, ma non bisogna scordare che il Vietnam è un grande produttore di caffè. Macinato finissimo, viene servito in una tazzina d’alluminio con un filtro per la polvere su cui viene versata l’acqua bollente e quindi chiusa con il coperchio. Come per tutte le cose belle, bisogna solo aspettare…
Quando l’anno scorso sono andata in Vietnam, ho mangiato così tanto che per gli ultimi tre giorni non ho più voluto vedere cibo E di tutti i momenti possibili, quando sono stata male? Tornando a casa, galeotto fu il pho in aeroporto! Per tornare a casa con stile
Mai stata male! Eppure mi sono ciucciata persino i gamberi di fiume pescati nel Mekong! Chissà che anticorpi avrò!