Per scoprire un vero paradiso per diver, dobbiamo arrivare nell’Arcipelago di Sibu. Siamo nel mare dei pirati di Salgari, quello che bagna la Malesia, lo stesso che emoziona da sempre migliaia di ragazzini per le gesta di bucanieri e corsari e il fascino di signorine inglesi con soprannomi esotici come la Perla di Labuan. Siamo nell’area protetta dell’Arcipelago di Sibu, nella Malesia meridionale, che comprende le isole di Sibu, Tengah, Mentiggi, Tinggi, Besar, Hujung e Rawa. Poco più lontano si trovano anche Tioman, Permanggil e Aur.
Come arrivare all’Arcipelago di Sibu
Paradiso vicino al mondo reale
Arrivarci è molto semplice: meno di mezz’ora di barca da Tanjung Leman, a circa 4 ore di automobile da Kuala Lumpur e a tre da Singapore. Puoi utilizzare un’auto a noleggio, perché le strade sono comode e ben strutturate. È possibile poi lasciare l’auto in un comodo parcheggio a Tanjum Leman, al costo di circa 8 RM (meno di 2 euro) al giorno. Dal parcheggio si accede direttamente al molo di imbarco. Il costo della traversata è di circa 10 RM a testa (poco più di 2 euro). Puoi anche utilizzare comodi autobus, che ti accompagnano al molo dalle due città principali ad un costo medio di 30/50 euro (traghetto compreso). Ci sono anche numerosi trasporti privati, per un viaggio più confortevole a prova di pigro, al costo di circa 80 euro. Puoi raggiungere l’Arcipelago di Sibu anche in volo da Kuala Lumpur in circa un’ora al costo di circa 50/100 euro a tratta. Andare è molto semplice: la cosa difficile è andarsene, stregati e prostrati da tanta bellezza.
Un vero paradiso
Tra cervi e orchidee selvagge
Le isole sono meravigliose: rigogliose di verde, suoni e profumi. La spiaggia è un’invitante nastro di seta bianca che stringe un mare cristallino dove persino i cervi, numerosissimi, amano rinfrescarsi. Puoi percorrere l’intero periplo dell’isola di Sibu a piedi, attraverso la spiaggia o sentieri che collegano i vari resort che si affacciano direttamente sulla spiaggia. Io ho soggiornato presso il Rimba Resort, un luogo unico per bellezza e comodità.
Area protetta
Sopra e sotto il mare
L’Arcipelago di Sibu fa parte di una serie di riserve naturali marine istituite dal governo malese nel 1985, preposte alla conservazione di vaste aree oceaniche. Secondo la normativa, ecosistemi corallini, isole, tratti di mare, spiagge e canali sono teoricamente zone off limits per la pesca, l’ancoraggio, la raccolta del corallo, le attività sportive a motore e comportamenti dannosi all’ambiente. In pratica però molte di queste attività sono tollerate (specialmente la pesca e gli sbarchi di turisti) e la guardia costiera non ha mezzi sufficienti per controllare tutte le aree protette.
Paradiso sottomarino
Parco giochi per diver
Il mare dell’Arcipelago di Sibu offre spettacoli continui e unici anche a filo d’acqua, con il solo snorkeling con maschera e boccaglio. Ma per stupirti e incantarti, a soli pochi metri dalla riva e sotto il livello del mare troverai un vero parco giochi, riservato a chi usa pinne e bombole. Un incredibile reef, estremamente popolato di un quantitativo di pesci straordinario, ti aspetta a volte a soli 60 metri dalla riva, degradando dolcemente, rendendo facili le immersioni, anche per i principianti. Quasi tutti i resort dell’isola hanno scuole di sub, certificate e con maestri esperti e qualificati. Dopo i primi rudimenti in piscina, potrai tuffarti accompagnato e seguito, nelle acque di questo arcipelago, per non perderti nessun colore né guizzo subacqueo.
Incontri subacquei
Nuovi simpatici amici
Tra i fondali di Sibu e dintorni si trovano ancora moltissimi siti per immersioni e snorkeling che offrono giardini di gorgonie, pareti di corallo e nutrite colonie di pesci di passo e stanziali. Tartarughe di mare, squali pinna bianca e nutrice (del tutto inoffensivi), mante, barracuda, murene e tutte le coloratissime specie di barriera sono avvistabili in pochi metri d’acqua. Per chi ama l’archeologia subacquea, vi sono anche alcuni relitti sommersi da esplorare, dove i pescatori vi possono accompagnare. Ma nuotare tra i pesci farfalla, angelo, ago e trombetta che giocano tra la barriera e le onde è il vero piacere, davvero alla portata di tutti.
Un paradiso da proteggere
Da maneggiare con cura
Tutta questa bellezza è affidata alla consapevolezza e alla correttezza dei turisti, nella speranza che questo angolo di paradiso rimanga integro e immutato. I resort aumentano e con loro il numero di turisti più o meno educati. I luoghi come questi vanno protetti e mantenuti puri, come opere d’arte, in modo che possano essere ammirati e vissuti da tutti, generosi e ricchi regali della natura.
Ti è piaciuto? Ti può servire? Pinnalo!